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" Me ne staro' in vacanza fino al 6 di Gennaio, riprendero' a scrivere sul blog dopo quella data! Ho delle belle e interessanti novita' che devo risistemare e pubblicare! "

sabato 21 dicembre 2013

Un giorno all'Inferno - Parte Prima

" Ho trascorso la notte in un piccolo capanno nelle Paludi a Sud del paese di Balota. La zona era relativamente tranquilla e ho preferito aspettare la mattina per oltrepassare la palude. Di notte non si vede nulla e se una di quelle cose mi avesse colto alla sprovvista, sarebbe stato impossibile scappare e seminarla senza inciampare da qualche parte. Mi sono svegliato con l'alba, nessun infetto in vista. Ho camminato seguendo le tubature verso Nord. Nonostante la sete, sarei morto piuttosto che bere dalle luride pozze della palude, non che sarebbe andato molto diversamente se l'avessi fatto.
Sono arrivato in città verso mezzogiorno, a giudicare dalla posizione del Sole.
C'è un pozzo a Balota. L'ho trovato nel cortile di una piccola abitazione abbandonata. L'acqua sembra essere piuttosto pulita anche se converrebbe purificarla prima. Ho bevuto lo stesso. A mali estremi... estremi rimedi.
La cittadina era deserta, non era rimasto neppure uno di quei dannati mostri, cosi' ho fatto irruzione in alcune case alla ricerca di qualcosa da mangiare e qualcosa con cui difendermi.
Ho trovato alcuni oggetti utili, niente di straordinario ma è sempre meglio di nulla. Uno zaino, un apriscatole, un cacciavite, qualche vestito pulito e un po' di scatole di Spaghetti precotti. Ho sempre amato la pasta.
In una delle macchine abbandonate ho trovato una cartina del posto e sono riuscito piu' o meno a decifrarla.
Ho scoperto che poco piu' a Nord di Balota c'è un Aeroporto militare. Significa armi, cibo, provviste e forse un rifugio, con un po' di fortuna.
Ho trovato un'accetta vicino ad una catasta di legna, sulla strada verso Nord, e mi sono quindi diretto all'aeroporto. Ho dovuto abbattere un paio di quelle bestie. Sono lente ed impacciate, basta fare un po' di attenzione e si riesce ad evitare il loro morso. Non ho idea di chi fossero, ne' di cosa li abbia fatti diventare cosi'... ma su una cosa sono certo: non sono piu' umani e qualunque tentativo di approccio diplomatico non funziona.
Ho raggiunto l'aeroporto nel pomeriggio, dopo essermi riposato in un fienile ed aver mangiato un po' di spaghetti. La recinzione è andata ed il cancello principale è stato divelto. La struttura è troppo ampia e scarsamente difendibile perche' risulti un valido rifugio... inoltre è una preda troppo appetibile per i banditi e rimanere li' significa solo guai. Volevo solo dare un occhio in giro, recuperare un'arma e qualche munizione e poi andarmene. Ho controllato prima gli hangar ma non c'era rimasto piu' nulla. Negli uffici sono riuscito a trovare una pistola e qualche caricatore e questo mi ha fatto presagire che la zona non era ancora stata depredata, non del tutto almeno. Ho deciso di spingermi verso gli alloggi degli ufficiali. Un tizio mi è corso incontro con un estintore. Ho provato a trattare con lui ma questo mi ha colpito comunque al volto. Stavo per perdere i sensi ma sono riuscito comunque ad estrarre la pistola. Non avevo scelta.
Gli ho sparato tre volte ed è caduto per terra. Non penso fosse un infetto e non penso fosse neppure uno dei banditi. Credo che si trattasse soltanto di un uomo affamato che aveva perso il senno. Questo mondo per alcuni è diventato un posto troppo crudele per continuare a vivere.
Ho trovato delle bende ed un po' di disinfettante per stabilizzare la mia ferita, ero un po' stordito ma non potevo fermarmi. Ho terminato di esplorare le baracche e sono riuscito a trovare una borraccia, un mitra e qualche caricatore, oltre a qualche oggetto di comune utilità.
La borraccia era quasi vuota ma c'era acqua a sufficienza per la serata.
La testa mi faceva male quindi ho deciso di rifugiarmi su una delle torri di guardia, all'imbrunire, per riposare un po'. Ora mi trovo qui sopra. Quei mostri non sembrano avere la coordinazione necessaria per arrampicarsi e comunque ho abbastanza visibilita' sulla zona circostante per assicurarmi che nessuno mi colga alla sprovvista. Stanotte rimarro' qui a riposare e domani mattina tornero' verso Balota per riempire la borraccia e trovare altre provviste. Ho sentito che a Nord, verso Zelenogorsk, c'è un complesso militare piu' difendibile e meno alla merce' dei banditi. Sulla mappa c'è anche segnata la metropoli di Chernogosk, poco piu' ad Est rispetto a Balota. E' grande quasi dieci volte questo paese e potrebbero esserci numerose provviste. Immagino pero' che gli edifici piu' difendibili siano gia' stati presi ed è difficile fidarsi di qualcuno in un momento come questo quindi non credo che accetteranno di dividere il loro rifugio con me.
Ora sono stanco. Domani decidero' dove andare.  "

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